Lourdes è la storia di un incontro, di più incontri. È il racconto di chi è stato e chi non è mai stato a Lourdes. C’è chi lo immagina, chi lo detesta, chi avrebbe voluto andare lì per chiedere un miracolo. È una conversazione, una serie di dialoghi accaduti nel tempo tra me e più persone, non in ordine cronologico ma è un ordine che passa dalla narrazione al ricordo, dal ricordo ad una riflessione per restare nel presente della rappresentazione scenica. Così le dimensioni temporali si sovrappongono, nel connettere le strade del passato con quelle del presente. Voci tangibili, testimonianze reali da cui partire per un’osservazione clinica del fenomeno “Lourdes”. Una ricerca al confine tra il sé e l’altra persona. Il sentimento è quello dell’incertezza, e al contempo è una ricerca dell’impersonale. Una condivisione scenica, in cui il tempo viene scandito non esclusivamente dalle performer, ma anche dal pubblico stesso, invitato ad abitare spazio scenico a proprio piacimento e ad interagire con i numero si oggetti di scena.
Emilia Verginelli è performer e regista originaria di Roma, attiva nel cinema e nel teatro. Nel 2003 crea un laboratorio teatrale permanente all’interno di strutture del tribunale dei minori; fonda in seguito la Onlus Gruppo Sorriso e collabora all’opera don Guanella. Nel 2010 crea fivizzano27, uno spazio culturale indipendente situato nel cuore del quartiere Pigneto di Roma che nasce dalla volontà di creare una rete di collaborazioni e condivisione tra le diverse realtà teatrali contemporanee. Le sue produzioni si interrogano e portano in scena le relazioni al di là dei ruoli, sulla fragilità e la cura, partendo da esperienze biografiche proprie e altrui. Partendo da interviste e testimonianze tende a una lingua scenica ‘più aderente a un dialogo intimo’ tra la scena e il pubblico: un linguaggio performativo che nasce dallo studio su l’intimità, che vuole essere parte dell’esperienza collettiva dello stare insieme, per cercare di raggiungere un’onestà del racconto che non impone una direzione netta, ma laterale.
Ph. Paolo Sacchi
Un viaggio nell’aura di pratiche e figure chiave della spiritualità e dell’arte performativa tra corpo, gesto e visione.
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