MuSa

Muna Mussie e Sara Manente
7 Giugno 2024 – installazione performativa

MEETING POINT
Atelier di Benoit Bouhier, via Trento 1, Ameno (NO)
Dalle 16:00

INFO PRENOTAZIONI: info@crossproject.it  / +39 3343441722
AGGIORNAMENTO LUOGHI E ORARI DEFINITIVI: crossproject.itFB / IG

Tutte le attività sono gratuite. Per partecipare consigliamo l’iscrizione, vi terremo aggiornati.

Residenza artistica 25.05 – 08.06.24 – Ameno

MuSa è lo spazio-tempo in cui Sara Manente e Muna Mussie si incontrano per intrecciare le loro pratiche, desideri e ossessioni, avvicinando le attività manuali a quelle del corpo e della performance, a sperimentazioni con intelligenza artificiale. La loro intesa si basa sulla fiducia, piuttosto che sul consenso, ed enfatizza la ricchezza che viene dalle differenze più che da ciò che hanno in comune.
Il progetto si compone quindi di diverse pratiche, tecniche e sperimentazioni che hanno concretizzato in passato e si mischiano a quello che di nuovo c’è da imparare nel contesto rurale: l’intreccio del vimini o il ricamo incontrano l’intelligenza artificiale.
Il loro processo diventa una coreografia di narrazioni, senza necessariamente produrre nel senso stretto del termine. A ricucire però la drammaturgia di questo fare viene inserito un terzo soggetto: cosa succederebbe se un’intelligenza artificiale come Alexa potesse guardare, ascoltare e rispondere alle nostre domande come farebbe un drammaturgo? Immaginiamo questo incontro tra tecnologie antiche e quelle che oggi abbiamo a portata di mano. Immaginiamo Alexa che parla con noi, che parla un testo che sarebbe un surrogato del nostro cervello pensante, invertendo ruoli e piani. Diventeremmo noi stessɜ materiale di studio?

Credits:
Ideazione e creazione: Muna Mussie e Sara Manente | Performer: Muna Mussie e Sara Manente | Progetto supportato da: BUDA (Kortrijk), Nadine (Brussels) e VCG (commissione della comunità fiamminga).

BIO
Muna Mussie artista multidisciplinare con base a Bologna. Il suo lavoro si muove tra gesto, visione e parola, attraversato dalla pratica del ricamo e indaga i linguaggi del palcoscenico e delle arti performative per dare forma alla tensione che si crea tra diversi poli espressivi, il privato e il pubblico, il visibile e l’invisibile, memoria e oblio. Tra le performance e installazioni recenti vi sono The Perfect Human from Sunrise to Sunshine (2023), Oblio/Pianto del Muro (2022), PERSONA (2022), FORO FORO (2022), Il suo lavoro è stato presentato in diversi contesti nazionalli e internazionali tra cui Fondazione Sandretto (Torino), Hangar Bicocca (Milano), MAMbo (Bologna), Santarcangelo Festival, Archive Books (Milano), SAVVY contemporary (Berlino), Short Theatre e il Mattatoio (Roma), Manifesta 2020 (Marsiglia), Workspace (Brussels). Muna Mussie è tra i vincitori di Italian Council (2022) del MiC.

Sara Manente è laureata in Comunicazione a Bologna con una tesi sulla semiotica della danza prima di trasferirsi a Bruxelles, dove lavora come artista e ricercatrice. Attingendo a immaginari e materie vive, i suoi progetti più recenti riflettono sulla possibilità di contaminazione tra pedagogia, ricerca, performance e pubblicazione, dando vita a una varietà di formati: dal lavoro coreografico e scultoreo di MOLD, che considera il plasmare e il contaminare come logiche del corpo, alla pratica editoriale e curatoriale di ROT, riviste e Gardens. Insieme a Sébastien Tripod e Debora Robbiano collabora a RUINED e Towards a Ruined Theatre, un processo di costruzione e degradazione micologica che itera l’idea di rovina fertile in diverse architetture. Le situazioni che promuove sono altamente collaborative e spesso emergono da ricerche a lungo termine come Wicked technologies/Wild Fermentation (dal 2019) e Spectacles (2016-2018). Nel 2021 è stata artista in residenza a Wiels (Bruxelles). Fa parte di a.pass dal 2008, come partecipante al programma post-master e centro di ricerca, nonché come curatrice e mentore. Ha insegnato presso KASK, ISAC, ZUYD, DOCH ed EXERCE. Ha collaborato con Marcos Simoes in performance e workshop. I suoi progetti sono finanziati dalle autorità fiamminghe in Belgio e sono stati esposti in Europa, Brasile e Corea.

Ph. Linde Stevens, André Delhaye, Eva Sauer