15.06.2025/ore 18.00
Elena D’Ascenzo e Renata Frana si incontrano nel 2017, accomunate dalla ricerca di sonorità lontane ma profondamente connesse. Il loro percorso artistico si sviluppa attorno al concetto di "vuoto" (Ku, 空), esplorato attraverso un viaggio che unisce arte, scienza ed esistenza. Recuperano suoni antichi e tradizioni, intrecciando raga, ninnananne della Maiella, canti di raccolta umbri e composizioni originali. Tra tradizione e sperimentazione, con influenze psichedeliche ed elettroniche, il loro lavoro segue un’unica direzione: "a vacante".
Elena D'Ascenzo è cantante e musicista, appassionata di blues afro-americano e vocalità mediterranee. Si esibisce in vari generi musicali, dal rock al blues, alla musica popolare, partecipando a festival internazionali. I suoi viaggi in Burundi, Cuba e Grecia influenzano le sue composizioni. Finalista al Premio Parodi 2020, collabora con compagnie teatrali e nel 2021 co-produce All’ombra dell’ulivo. Conduce seminari di canto popolare e vocale. La sua ricerca artistica è arricchita dagli studi con Françoise Atlan, Evgenia Toli e Njamy Sitson.
Renata Frana è musicista e artista visiva, con una formazione che spazia dalla musica indiana al jazz e alla musica classica. Ha studiato con Guido Schiraldi e Daud Khan Sadozai, esibendosi in numerosi concerti internazionali. Laureata in fisica, ha partecipato ai seminari di Labyrinth fondati da Ross Daly. Dal 2015 si esibisce in Italia e all'estero, e nel 2024 fonda l’associazione Komās con Ed Feldman, dedicata alla ricerca della musica dell'Asia del Sud. Continua la sua formazione musicale a Calcutta con la maestra Mita Nag, seguendo la tradizione Vishnupur Gharana.
Un viaggio nell’aura di pratiche e figure chiave della spiritualità e dell’arte performativa tra corpo, gesto e visione.
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Un viaggio nell’aura di pratiche e figure chiave della spiritualità e dell’arte performativa tra corpo, gesto e visione.