14.06.2025/dalle 14.30 alle 21.00
15.06.2025/dalle 14.30 alle 21.00
In collaborazione con: AIT - Asia Institute Torino (Pagine d’Asia - canali Facebook e YouTube) | NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, Milano e CRISOL project
Le tematiche del festival vengono approfondite anche attraverso contenuti video in una mostra installativa. Dal campo largo di Shiva Yatra, documentario di Massimiliano Troiani che attraversa i luoghi di pellegrinaggio cari al dio Shiva, si arriva a un focus stretto sull’Attakkalari, la principale organizzazione dedicata alla danza contemporanea in India, passando dal video Il ritmo che crea di Antonella Usai che approfondisce il legame indissolubile tra danza ritmo e vita nella prassi e nella visione filosofica alla base di tutte le arti performative indiane.
Le opere in mostra:
Shiva Yatra
Massimiliano Troiani (IT)
Video in loop
Durata:33 min
Shiva Yatra è un viaggio in solitaria tra l’acqua, il fuoco e la cenere, ovvero gli elementi che custodiscono le impronte della figura più enigmatica dell’universo hindu: Shiva. Il documentario è un quaderno di appunti nella memoria di tanti viaggi che si confondono con le tracce indelebili lasciate dal dio oscuro nella storia dell’India; i segni della sua presenza si trovano riflessi non solo nella danza, nei riti, nei gesti e nei templi, ma nella stessa vita quotidiana indiana, che spesso sembra muoversi con il tempo deciso dal dio asceta, danzatore, luminoso, Signore degli animali, divino yogin, fausto… Nella lingua hindi, Yatra è un pellegrinaggio e anche questo filmato si pone come un pellegrinaggio, un sentiero che segue le orme di questa potente e antica divinità del pantheon hindu, fortemente venerata nell’intera India, dai caratteri spesso associati al Dioniso dell’antica Grecia. Shiva Yatra avvicina vari aspetti della devozione al dio coperto di cenere e con collane di teschi al collo, in particolare nelle regioni meridionali del subcontinente, entrando in diversi templi in particolare a Chidambaram nel Tamil Nadu, dove Shiva si rivelò nella sua forma di dio della danza, uno fra i molteplici aspetti che lo caratterizzano: Signore della creazione, della distruzione, del tempo, della morte, degli animali. Il filmato cerca di proporre una delle figure più emblematiche e inafferrabili della religiosità hindu, usando come riferimento brani dei diversi testi sacri dedicati al culto di Shiva.
Crediti
Regia: Massimiliano Troiani | Montaggio: Riccardo Micalizio | Voce narrante: Toni Bertorelli | Consulenza per i testi indiani: Rossana Gatteschi | Produzione La Grande Opera - Roma
Il Ritmo che Crea: la danza indiana e il suo linguaggio
Antonella Usai (IT)
Video in loop
Durata: 27 min
In questa conversazione, Antonella Usai esplora l'importanza del ritmo nella danza indiana, un elemento centrale che connette movimento, espressione e spiritualità. Attraverso il racconto delle sue esperienze di apprendistato, la lettura di testi poetici e filosofici e la condivisione di performance significative, il video offre una visione approfondita della tradizione coreutica indiana e propone anche un breve momento di pratica, sottolineando l’indissolubile legame tra ricerca intellettuale e pratica corporea.
“L'India in salotto” è stata un'iniziativa culturale promossa da Asia Institute Torino, che ha proposto una serie di incontri dedicati alla multiforme tradizione culturale indiana. Il ciclo ha esplorato diversi aspetti della cultura indiana, tra cui poesia e spiritualità, mito e arte figurativa, musica e danza, yoga e ayurveda. L’India si configura come un laboratorio in cui tradizione e modernità si intrecciano, generando esiti affascinanti ma anche criticità e contraddizioni.
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Ideazione e creazione: Antonella Usai | Collaborazione con AIT - Asia Institute Torino | Con il Patrocinio di: Ambasciata dell'India a Roma, Città Metropolitana di Torino e Consiglio Regionale del Piemonte, nell’ambito di SRIJAN-IL FESTIVAL DELL'INDIA IN ITALIA | Coordinamento: Irma Piovano e Victor Agostini | Videographer and graphic designer: Federica Bagagiolo | Web: Marinella Tenaglia | Marketing strategist & Seo specialist | Fonte: Pagine d’Asia - Facebook e YouTube
Digital India
JEEVA PRAVAAHA - SOUL OF THE SOIL - NAVA DURGA - VANNA VATIVUKALAttakkalari Dance Company, Jayachandran Palazhy ed Hemabharathy Palani (India)
Installazione video in loop
Durata: 40 min
In collaborazione con NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, Milano e CRISOL project
L'incontro tra Attakkalari e CROSS risale al 2017 quando CROSS Festival invita il coreografo Jayachandran Palazhy a Verbania al Teatro Il Maggiore con lo spettacolo Bhinna Vinyasa e ospita le performances della danzatrice e coreografa Hemabharathi Palani nel chiostro del Museo del Paesaggio. Questa volta l'operazione è inversa, Antonella Cirigliano e Federico Torre hanno seguito le prove e la realizzazione di 4 pieces della storica compagnia indiana che utilizza il Bharatanatyam, la Kalaripayattu e il Kathakali come importante base di studio per la creazione di pieces contemporanee altamente suggestive e con un potenziale visivo onirico unico nel suo genere. Mescolando video, luci, costumi e oggetti di scena, Attakkalari rivisita la propria cultura rendendola attuale. Il risultato è una videoinstallazione, un progetto di videoarte, col montaggio e la regia di Stefania Carbonara. La videoinstallazione visibile a Verbania durante CROSS Festival 2024 presenta anche una ricca documentazione visiva attraverso interviste e l'introduzione del progetto Nagarika, diretto dallo stesso Jayachandran, che costituisce un archivio digitale della storia del movimento in India e delle sue implicazioni religiose e rituali.
Crediti
Un progetto di CROSS Project, Attakkalari Centre for Movements Arts, Fondazione Fabbrica Europa | Nell’ambito del progetto CRISOL- creative processes | In collaborazione con NABA, Nuova Accademia di Belle Arti Milano | Montaggio video di Stefania Carbonara
Massimiliano Troiani, nato a Roma, inizia molto presto le sue esperienze cinematografiche accanto al padre. Nel 1975 dà vita ad una compagnia teatrale i cui spettacoli saranno in tournée, oltre che in vari Paesi europei, in India, Cina, Turchia, Pakistan. Nel 1992 gli viene commissionata la regia di Elogio della Follia (di Erasmo da Rotterdam), con musiche originali di Fabrizio De André, Mauro Pagani e scene di Enzo Cucchi. Dopo aver collaborato con Piero Angela, realizza documentari in diversi Paesi africani, in America Latina e in India. Suoi lavori vengono proposti dalle tre reti RAI. Nel 2002 viene invitato in India a realizzare una regia dell’Eneide. Nel 2003 pubblica il libro di foto e appunti africani Voci dal cortile, presentato dal sindaco di Roma Walter Veltroni, prefazione di Alex Zanotellli. Nel 2005 I rigettati di K. è presentato alla selezione della 62° Mostra cinematografica di Venezia. Nel 2006 realizza due documentari in Burkina Faso. Nel 2008, la sua mostra di fotografie By the rivers of Babylon è invitata al Palazzo di vetro dell’ONU a New York; la presentazione del catalogo è dello scrittore Erri De Luca. Dal 2014 tiene lezioni di fotografia e regia in Marocco, Rwanda, Sudan e continua a lavorare nella regia di diverse produzioni tra cui Ashes of Gandhi (Gandhi Museum di Madurai, India 2020), Tamil Nadu (India) documentario sui Templi indiani dell’epoca Pallava e Chola (2024), cura la regia del Macbeth presentato a New Delhi nella selezione tra i migliori spettacoli della stagione teatrale indiana 2024.
Antonella Usai è una danzatrice e artista relazionale interessata da sempre al legame tra arti, natura e società. Ha conseguito una laurea magistrale in storia del teatro presso l’Università di Torino, una solida formazione in danza contemporanea e una post graduation in danza classica indiana di stile bharatanatyam presso la Darpana Academy of Performing Arts di Ahmedabad (India). Da oltre trent’anni si occupa di formazione e di coreografia in Italia e all’estero e come artista indipendente ha collaborato con numerose compagnie tra cui La Grande Opera, Controluce Teatro d’ombre, Zet Tanztheater, Rigolo Tanzendes Theater, Darpana Performing Group. Nel 2009 ha fondato la compagnia di danza NAD (acronimo di Nascere Alla Danza), l’omonima Associazione e anche Terra NAD, il suo centro in bioarchitettura con l’intento di creare un luogo per la crescita dell’essere umano attraverso le pratiche artistiche e la promozione di una visione sistemica. Inoltre Antonella Usai è consulente artistica di Hangar Piemonte e artista residente presso il MAO, il Museo di Arte Orientale di Torino, con cui collabora fin dalla sua fondazione.
La Attakkalari Dance Company è l'ala performativa dell'Attakkalari Centre for Movement Arts, la principale organizzazione di danza contemporanea dell'India. Si esibisce sia a livello nazionale che internazionale con produzioni all'avanguardia nella scena della danza contemporanea indiana, le cui coreografie spesso incorporano le più moderne arti digitali, illuminazioni creative e musica innovativa.
Jayachandran Palazhy è coreografo, danzatore, insegnante e direttore artistico dell'Attakkalari Centre for Movement Arts (Bangalore) il cui lavoro ha influenzato lo sviluppo della danza contemporanea in India. Jayachandran si è formato in danza contemporanea, balletto, Bharatanatyam, Kathakali, Kalarippayattu, Tai Chi, Capoeira e nelle forme di danza popolare indiana e africana. Le sue produzioni transdisciplinari, realizzate in collaborazione con artisti internazionali, e le produzioni di danza multimediali, sono state oggetto di numerose tournée e hanno ricevuto molti consensi sia di pubblico che di critica.
Stefania Carbonara classe 1992, studia progettazione grafica al liceo artistico Paul Klee di Genova e nel 2016 si laurea in Media Design e Arti Multimediali presso NABA, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Nello stesso anno cura la fotografia e le riprese per lo spot Life Augmented / Regista D'impresa all'interno dell'azienda St Microelectronics e diretto da Vittoria Maiolo con cui continua a collaborare.
Un viaggio nell’aura di pratiche e figure chiave della spiritualità e dell’arte performativa tra corpo, gesto e visione.
Fondazione CROSS
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