26.06.2022/ore 19.00
27.06.2022/ore 19.00
28.06.2022/ore 19.00
Prima Nazionale
In coproduzione con Perypezye Urbane
In collaborazione con NABA - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Fondazione Piemonte dal Vivo, Ente di Gestione dei Sacri Monti / Sacro Monte di Orta San Giulio
Il bosco che non c'è è un percorso di ricerca e co-creazione che attraverso, il linguaggio poetico della performance e della danza, vuole affrontare il tema della percezione nel rapporto con il mondo naturale. La performance (digital & live) illumina le forze naturali che ci circondano e invita i partecipanti a navigare in uno spazio elastico (senza tempo) usando la percezione sensoriale extra quotidiana. In questo il mondo fisico viene rimosso per lo spaziore reti, processi e sistemi che sono al tempo stesso sublimi e fondamentali per la vita sulla terra. Lo spettacolo/installazione ha la potenza di una meditazione e la profondità di un abisso; è un percorso di avvicinamento alle pratiche del corpo e alla dimensione spirituale dell'uomo e del mondo che ci circonda a partire da un accompagnamento alla riflessione, individuale e collettivo, sulla fragilità dell'esistenza umana e sul cambiamento climatico. Attraverso l'esplorazione sensoriale, la meditazione e la contemplazione del bosco, si il mondo sperimentale che ci circonda e la sua natura nascosta (fatta di flussi, energia e di astratti).
Angelo Benedetto Cafà studia moda all’Accademia di Moda e Costume di Roma e lavora per alcuni anni nell’ambito della moda. Si ritira successivamente in un monastero buddista dove acquisisce consapevolezza e si specializza in tecniche di meditazione. Attraversa varie esperienze lavorative, dalla creazione di oggetti e mobili di design ricavati da materiali di riciclo e prosegue lo studio delle pratiche spirituali, olistiche e per la cura e la consapevolezza di sé. Da alcuni mesi collabora con CROSS Project per la creazione di spazi e ambienti dedicati alla performance sui temi della sostenibilità e del rispetto della natura.
Antonella Cirigliano vive e lavora tra Milano e Verbania sul Lago Maggiore. Laureata in Filosofia, da oltre 20 anni si occupa a livello professionale di ricerca teatrale e arti performative. E' regista e curatrice di percorsi sensoriali, e direttore artistico di Festival e Rassegne con tema l'interazione tra varie pratiche espressive. È docente di Tecniche Performative per le Arti Visive in Naba, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, dove insiste con una ricerca sui linguaggi del contemporaneo e le arti performative. Dirige CROSS Project a Verbania e Ameno con un programma di Festival, Residenze e Award.
Un viaggio nell’aura di pratiche e figure chiave della spiritualità e dell’arte performativa tra corpo, gesto e visione.
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Un viaggio nell’aura di pratiche e figure chiave della spiritualità e dell’arte performativa tra corpo, gesto e visione.